I disturbi sessuali sono reazioni anomale agli stimoli sessuali e possono andare dalla totale mancanza di eccitazione o desiderio a stati dolorosi collegati all’atto sessuale.

Si distinguono generalmente in disturbi del desiderio sessuale, disturbi dell’eccitazione sessuale, disturbi dell’orgasmo, disturbi da dolore sessuale e assumono naturalmente caratteristiche specifiche diverse da persona a persona, a seconda che si tratti di un uomo o di una donna e a seconda dell’età.

Molte persone si rivolgono a un andrologo o a un ginecologo pensando di avere un problema organico risolvibile con una cura farmacologica senza sapere che circa l’80% di tutti i disturbi sessuali ha un’origine psicologica e può essere risolto solo con un percorso psicoterapico.

Generalmente, infatti, i disturbi sessuali sono connessi alla storia personale di ciascuno e al modo in cui un individuo ha imparato a relazionarsi con se stesso, con gli altri e con la sessualità.

disturbi sessuali

Dal punto di vista fisiologico la dinamica del rapporto sessuale è caratterizzata dalle seguenti quattro fasi temporali, tutte necessarie per “far bene l’amore”:

  1. fase del desiderio;
  2. fase dell’eccitazione;
  3. fase orgasmica;
  4. fase della risoluzione.

Alla prima fase si associano tre disturbi del desiderio: basso desiderio, desiderio eccessivo, avversione sessuale.

Il basso desiderio sessuale è una mancanza di desiderio spontaneo verso il sesso. Un individuo con basso desiderio sessuale può soddisfare il partner anche se per lui tale esperienza non è gratificante. Nel caso di desiderio eccessivo si tratta di un disturbo d’ansia dal momento che lo scopo del rapporto sessuale non è quello del piacere ma quello di ridurre l’ansia. L’avversione sessuale oppone l’individuo a qualsiasi esperienza sessuale con il partner perché tale attività produce solamente emozioni negative.

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Alla seconda fase si associano nell’uomo l’impotenza e nella donna la frigiditàNell’uomo, una volta escluso l’eventuale danno organico che caratterizza l’impotenza congenita per cui in nessun momento della vita ha sperimentato l’erezione, si tratta di impotenza situazionale che che si manifesta cioè in certe circostanze o con certi partner. Nella frigidità l’assenza di lubrificazione vaginale è l’elemento fisiologicamente caratterizzante ma a livello psicologico non sempre corrisponde a mancanza di eccitazione.

Alla terza fase si associano nell’uomo tre generi di disturbi, cioè eiaculazione impossibile, ritardata o precoce mentre la donna può accusare il disturbo dell’orgasmo precoce a cui segue solitamente il fastidio nella continuazione del rapporto o quello di mancanza dell’orgasmo, comunemente detta anorgasmìaLa mancanza di orgasmo è una anorgasmìa primaria quando non abbia mai raggiunto l’orgasmo o secondaria quando la mancanza di orgasmo va riferita al partner attuale. Si parla di anorgasmia situazionale quando si raggiunge l’orgasmo solo con la masturbazione.

Nell’ultima fase prevale una sensazione di rilassamento muscolare e di benessere psicofisico generale.

Dopo questa fase vi è un periodo detto “periodo refrattario” durante il quale l’uomo non può raggiungere un’ulteriore erezione e la durata di questo periodo varia da individuo a individuo.

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Disturbi da dolore sessuale.

Si distingue in questo caso fra due tipologie di disturbi:

  1. dispareunia: dolore a livello degli organi genitali durante l’attività sessuale, tipicamente durante il coito e può verificarsi sia negli uomini che nelle donne;
  2. vaginismo: frequente e costante contrazione non volontaria dei muscoli vaginali nel tentativo di effettuare la penetrazione rendendola in realtà dolorosa e impossibile.

 

Altri disturbi sessuali ed alcune cause di natura non sessuale.

Esistono altre categorie di disturbi sessuali come:

  1. disturbi dell’identità di genere: sono caratterizzati da forte e persistente identificazione con il sesso opposto manifestando un intenso malessere per il proprio sesso biologico;
  2. parafilie: più note con il termine di “perversioni”, sono relativamente rare nelle donne, la più diffusa è il maschilismo sessuale;
  3. sessualità compulsiva: ricerca continua di partner diversi per appagare il proprio desiderio oppure la pratica di una masturbazione compulsiva.

Infine altri problemi e disturbi non di natura sessuale sono però in grado di determinare o concorrere tra le cause dei disturbi sessuali. Alcuni di questi sono:

  • depressione;
  • non accettazione del proprio corpo;
  • stress cronico;
  • problemi di coppia e sterilità;
  • problemi ginecologici;
  • problemi medici;
  • farmaci;
  • alcool e stupefacenti.

Le persone afflitte da disturbi sessuali cercano di evitare situazioni intime per non trovarsi ad affrontare ciò che più temono: “sforzarsi” a provare del piacere che, proprio perché ricercato ansiosamente, non sarà soddisfacente e ciò danneggia anche il rapporto di coppia.

Se la situazione è impossibile perdura e sembra impossibile trovare una soluzione individualmente, è bene diagnosticare le cause del problema con un esperto e delineare il percorso necessario alla guarigione.

Leggi l’articolo: Disturbi sessuali e come risolverli con l’EMDR.

 

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