Nel contesto dell’assistenza ai bambini si verificano spesso situazioni complesse legate a forme di abuso, tra cui l’incuria, la discuria e l’ipercura. Queste patologie rappresentano una serie di problematiche nella somministrazione delle cure, con impatti significativi sul benessere dei giovani. In questo articolo, esploreremo ciascuna di queste forme di abuso, insieme alle relative implicazioni e ai possibili interventi.

 

Incuria: mancanza di cura adeguata.

L’incuria è una forma di abuso che si verifica quando i genitori o i caregiver non forniscono una cura adeguata ai bisogni fisici e psicologici dei bambini in base alla loro età e alle loro necessità. Questa carenza di cura può manifestarsi in diversi modi, sia fisici che psicologici.

Da un punto di vista fisico, l’incuria può tradursi in una crescita inadeguata rispetto all’età del bambino, con sintomi come scarsa crescita fisica, mancato rispetto del calendario vaccinale obbligatorio, scarsa igiene personale e vestiario inadeguato rispetto alle condizioni meteorologiche.

Dal punto di vista psicologico, l’incuria può essere riconosciuta quando i genitori non riescono a fornire informazioni adeguate sulla storia del bambino, la sua età o le fasi cruciali del suo sviluppo. Questo tipo di abuso può avere effetti negativi a lungo termine sul bambino, causando disagio e disadattamento nella vita adulta. Pertanto, è fondamentale identificare tempestivamente i segni di incuria per prevenire il persistere di sintomi gravi e il possibile sviluppo di patologie future.

 

Discuria: distorsione delle cure in base all’età.

La discuria rappresenta una distorsione delle cure in base all’età del bambino. In questo caso, i genitori o i caregiver impongono al bambino bisogni che non sono appropriati per la sua età, spesso per assecondare una visione distorta o non realistica che hanno del bambino.

Questo tipo di abuso può coinvolgere le interazioni sociali del bambino, ad esempio quando i genitori cercano di costringere il bambino a soddisfare esigenze sociali che non sono adatte alla sua età o alle sue capacità. Inoltre, può riguardare la somministrazione inappropriata di farmaci, anche quando non esiste una condizione medica che giustifichi tale trattamento.

Nel caso di adolescenti, la discuria può manifestarsi quando i genitori richiedono prestazioni eccezionali nei contesti scolastici, sportivi o in altre attività, mettendo il bambino sotto pressione per ottenere risultati superiori alla media.

 

Ipercura: eccessiva attenzione.

L’ipercura è una forma di abuso meno riconosciuta, ma altrettanto dannosa. Si verifica quando c’è un’eccessiva attenzione alla salute fisica del bambino, spesso caratterizzata da cure eccessive rispetto all’età o ai reali bisogni del bambino.

Ci sono diverse forme di ipercura. Queste includono:

  1. Chemical abuse, cioè la somministrazione eccessiva di farmaci al bambino, anche quando non ne ha bisogno.
  2. Medical shopping, ovvero continuare a cercare pareri medici da diversi professionisti nella speranza di ottenere rassicurazioni sulla salute del bambino.
  3. Sindrome da indennizzo, cioè costringere il bambino a manifestare sintomi falsi dopo un incidente per ottenere un risarcimento. Questi sintomi scompaiono una volta che il risarcimento è stato ottenuto.
  4. Sindrome di Munchausen per procura, cioè creazione intenzionale di sintomi falsi o malattie nel bambino, spesso attraverso la somministrazione di sostanze tossiche o manipolazione dei risultati dei test medici.

Queste forme di ipercura possono avere conseguenze gravi sulla salute fisica e mentale del bambino. Le madri coinvolte in questa forma di abuso spesso soffrono di depressione o hanno vissuto carenze nella loro infanzia, mentre i padri possono apparire passivi e poco presenti nella vita del bambino. Il minore può assentarsi frequentemente da scuola e smettere di partecipare ad attività extrascolastiche a causa delle finte malattie.

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Gli interventi necessari degli assistenti sociali.

L’articolo 28 del Codice Deontologico sottolinea il ruolo chiave degli assistenti sociali nel contrastare situazioni di violenza, trascuratezza, sfruttamento e oppressione nei confronti dei bambini. Questo significa che gli assistenti sociali hanno la responsabilità di intervenire quando si sospetta un caso di abuso.

Oltre agli obblighi legali di segnalazione o denuncia, gli assistenti sociali possono cercare di ottenere il consenso dei genitori per attivare un intervento quando ritenuto necessario. Quando i genitori mostrano una volontà di cooperare e riflettere sui problemi che interessano il bambino, è possibile evitare l’intervento coatto dell’Autorità Giudiziaria.

La prevenzione rappresenta un approccio importante. Conoscere i fattori di rischio è fondamentale per prevenire abusi futuri. Pertanto, è essenziale che gli assistenti sociali lavorino per identificare i campanelli d’allarme in modo tempestivo e collaborino con team multiprofessionali per valutare la situazione del bambino e della sua famiglia.

In conclusione, l’assistente sociale ha un ruolo fondamentale nel riconoscere e affrontare le diverse forme di abuso legate alla cura dei bambini, inclusi l’incuria, la discuria e l’ipercura. La priorità deve essere sempre la protezione del benessere e dei diritti del minore, con un approccio che miri a prevenire e intervenire quando necessario per garantire un ambiente sicuro e sano per i bambini.

Se hai dubbi sul tuo ruolo di genitore o caregiver e desideri migliorare il rapporto con i tuoi figli, contattami e parliamone insieme.

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