La pandemia di COVID-19 in corso da quasi due anni ha prodotto generalizzati stati di ansia e turbamento che si rintracciano in numerose fasce della popolazione. Il clima di insicurezza e incertezza improvvisamente insorto a inizio 2020 si è protratto nel tempo, conoscendo momenti di alti e bassi, ma traducendosi in paure e diffidenze anche nei confronti della campagna vaccinale.

Pandemia e paura dei vaccini sembrano infatti andare a braccetto e si autoalimentano in un momento in cui invece sembrerebbe naturale riporre fiducia nella scienza. Tuttavia in una percentuale non indifferente della popolazione (in Italia il fronte dei non vaccinati si stima sia del 14%) sembra che questa diffidenza abbia preso il sopravvento.

Perché, invece di fronteggiare uniti la malattia, siamo presi spesso da simili sentimenti negativi nei confronti dei vaccini?

Il ruolo della disinformazione e i suoi pericoli.

Dall’inizio della pandemia da Covid 19 siamo stati bombardati da un’esplosione continua di notizie e informazioni sulla situazione, che sebbene divulgate da personalità autorevoli, spesso si contraddicevano. Questo ha senz’altro contribuito ad alimentare dubbi e perplessità.

In particolare i social media hanno esarcebato la diffusione di notizie e al contempo hanno democratizzato la possibilità di dire la propria opinione, ponendo tutti i giudizi sullo stesso piano e contribuiscono a una diffusione molto veloce delle fake news.

Inoltre stiamo attraversando un momento di profonda crisi e instabilità, un contesto mai conosciuto prima e che nessuno si sarebbe mai aspettato di vivere. Questi fattori hanno attivato il nostro sistema emotivo, rendendolo più sensibile alla percezione delle minacce e più portato a mettersi in allarme.

Quindi le persone hanno iniziato a captare più facilmente le informazioni riguardanti pericoli e minacce, rispetto alle notizie rassicuranti.

Perché le persone hanno paura dei vaccini?

Perché abbiamo paura dei vaccini? Perché, nonostante le evidenze scientifiche, i vaccini che sono una delle conquiste più importanti della medicina e uno strumento fondamentale di tutela della salute pubblica, continuano ad avere molti detrattori impauriti?

In realtà è risaputo che la paura dei vaccini è estesa e ha un carattere generale non esclusivamente legata al Covid.

covid 19

Vi sono diversi fattori alla base della diffusa diffidenza verso la vaccinazione: sicuramente la paura di effetti avversi (molto rari) è il primo. Di fronte alla percezione di un rischio dovremmo calcolare razionalmente la possibilità che una cosa si verifichi tenendo conto della gravità di quell’avvenimento. Tuttavia è proprio questa valutazione che spesso non avviene su base razionale, perché la sensazione di paura dipende molto dalla percezione di avere o meno controllo su una cosa. Ecco quindi che farmi somministrare un vaccino, proprio come salire su un aereo, espone alla sensazione di non poter controllare gli avvenimenti.

In realtà è risaputo che la paura dei vaccini è estesa e ha un carattere generale non esclusivamente legata al Covid.

Vi sono diversi fattori alla base della diffusa diffidenza verso la vaccinazione: sicuramente la paura di effetti avversi (molto rari) è il primo. Di fronte alla percezione di un rischio dovremmo calcolare razionalmente la possibilità che una cosa si verifichi tenendo conto della gravità di quell’avvenimento. Tuttavia è proprio questa valutazione che spesso non avviene su base razionale, perché la sensazione di paura dipende molto dalla percezione di avere o meno controllo su una cosa. Ecco quindi che farmi somministrare un vaccino, proprio come salire su un aereo, espone alla sensazione di non poter controllare gli avvenimenti.

Inoltre può succedere che a esprimere incertezza sulle vaccinazioni sia una persona che lavora nel sistema sanitario: questo dimostra che questo tipo di timore ha un’origine irrazionale ed emotiva nell’essere umano.

Inoltre la paura delle vaccinazioni è in questo caso strettamente collegata alla sfiducia nelle Istituzioni che parimenti alla diffusione del COVID, si è allargata a macchia d’olio, a prescindere dal livello di istruzione e dal contesto sociale.

Come relazionarsi con chi ha paura del vaccino?

Purtroppo il clima di incertezza si è manifestato anche nei social e grazie ai social, dove molte persone hanno iniziato ad attaccarsi reciprocamente, a seconda della loro fazione (no vax o pro vax).

Relazionarsi con le persone che hanno paura del vaccino è una istanza validissima, in quanto si tratta di farsi carico, a livello istituzionale soprattutto, delle insicurezze di una fetta importante della popolazione.

È necessario prima di tutto accogliere l’aspetto emotivo di questo fenomeno: non basta parlare di evidenza scientifica, bisogna costruire un dialogo con le persone spaventate dal vaccino per fare in modo che quella di fidarsi della scienza sia una decisione autonoma di ogni individuo.

Per questo non possiamo limitarci ad elencare dati e numeri, ma dobbiamo anche costruire consapevolezza e fiducia nei professionisti sanitari. Al di là di lezioni che non vanno impartite, nel dialogo vanno portati dati e fonti attendibili, risultati ed evidenze inconfutabili, risorse a cui chiunque può accedere ed appellarsi per sviluppare pensiero critico e sano.

Per saperne di più sull’andamento della pandemia consiglio sempre di affidarsi ad esperti e fonti autorevoli in materia:

Se invece desideri approfondire il tema e parlarmi delle tue paure, contattami per fissare un primo colloquio.

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