Il termine stress è spesso utilizzato per indicare gli aspetti negativi della nostra vita quotidiana.

L’espressione “essere sotto stress” o “essere stressato” viene generalmente utilizzata per indicare una condizione di tensione estrema, ai limiti dell’esaurimento. Solo in alcuni casi, invece, lo stress può essere tanto grave da condurre alla malattia: in genere è una fonte di energia per ogni individuo e, in giusta misura, si dimostra indispensabile.

E’ doveroso quindi riconoscere i segnali che il nostro corpo e la nostra mente ci indicano come limite che non va oltrepassato perché per quanto siano equipaggiati per gestire lo stress, quando si supera il livello di guardia cessano di funzionare regolarmente.

I segnali di stress sono:

  • Riflessi nervosi
    Mangiarsi le unghie, stringere i pugni, serrare le mascelle, tamburellare con le dita, digrignare i denti, assumere una posizione curva, tormentare la pelle del viso o quella attorno alle unghie, battere i piedi, toccarsi i capelli.
  • Malattie legate allo stress
    Asma, mal di schiena, disordini digestivi, mal di testa, dolori e disturbi muscolari, disordini sessuali, eruzioni cutanee.
  • Cambiamenti dell’umore
    Frustrazione, collera e ostilità abituali, sensazione di non farcela e di non avere più niente davanti, impazienza, irritabilità, irrequietezza.
  • Comportamento
    aggressività, disturbi del sonno, gestire diverse attività contemporaneamente in modo disarmonico e inconcludente, esplosioni emotive, reazioni spropositate, parlare troppo forte e velocemente.

L’insieme delle pressioni subite nel tempo può condurre la tensione accumulata a sfociare in una vera e propria crisi.

Gli effetti della crisi acuta assumono caratteristiche ben definite ma non sempre evidenti per colui che ne soffre, al punto che può determinarsi l’esaurimento della capacità di controllare il comportamento e il coordinamento posturale in particolare.

Qualsiasi comportamento inusuale, incontrollabile e irrazionale di solito indica la presenza di un disturbo psicologico. Una grave tensione mentale, per esempio, può provocare prolungati attacchi di panico, urla, grida, violenza fisica, ferite autoimposte e persino tentativi di suicidio.

L’iperventilazione può raggiungere livelli estremi e dar luogo ad attacchi acuti di panico.