L’adolescenza è una fase irripetibile del ciclo evolutivo

l’individuo è bersagliato da una grande quantità di stimoli da parte del mondo esterno e quindi risulta difficile definire con criteri univoci questa fase della vita per le mille peculiarità relative alle differenze individuali e sociali. Tuttavia è possibile individuare delle tendenze di comportamenti e atteggiamenti che presuppongono uno sviluppo individuale nuovo rispetto alle fasi precedenti.

I punti fondamentali comuni rispetto al periodo precedente si possono così suddividere:

  • livello intrapsichico: mentre la struttura mentale del bambino era rivolta all’esplorazione del mondo esteriore ora l’adolescente invece è capace di concentrarsi sulla sua vita interiore;
  • percezione del mondo adulto: trova nuove valenze, mentre prima i genitori erano figure di riferimento e il mondo adulto era fonte di sicurezza e di appoggio ora l’adolescente percepisce i genitori come lacunosi e diventano figure da confutare e mettere in discussione;
  • sviluppo fisico: i cambiamenti rapidi e vistosi quali l’altezza, il peso, la dimensione di alcune parti del corpo sono strettamente correlati al confronto con i coetanei e influiscono sull’autostima e sullo sviluppo della personalità;
  • sviluppo sessuale: durante l’adolescenza la sessualità cambia in modo importante sia nei maschi che nelle femmine, raggiungendo la completa maturazione. Durante questa fase cambia anche l’esperienza con l’altro sesse evento capace di scatenare ansie e timori di essere rifiutati;
  • sviluppo intellettuale: il pensiero concreto del bambino si trasforma in pensiero astratto proprio dell’età adulta. L’adolescente impara a tener conto non solo degli avvenimenti percepibili ma anche di quelli possibili; quindi è capace di elaborare;
  • relazioni con il gruppo: l’adolescente può assumere il gruppo di coetanei, con le sue regole spesso in opposizione a quelle del mondo degli adulti, come spazio di rispecchiamento e di confronto.

In un periodo di così grandi cambiamenti i principali disturbi che possono causare disagi sono:

Disturbi d’ansia e dell’umore:

  • fobie;
  • fobie sociali;
  • disturbo ossessivo-compulsivo;
  • disturbo post traumatico da stress;
  • depressione;
  • disturbi della nutrizione:
  • anoressia;
  • bulimia;

Disturbi del comportamento:

  • disturbo oppressivo- provocatorio;
  • disturbo della condotta.

E’ importante individuare il più precocemente possibile eventuali segni di disagio che frequentemente vengono espressi attraverso comportamenti più o meno visibili.